Vacanze di fede: Dall'Abruzzo Bizantino alla Maiella
Da Ortona, proseguendo sulla Marrucina, è facilmente raggiungibile Crecchio, piccolo borgo medievale dagli antichi albori, come testimoniano i numerosi reperti di epoca italica e romana, ritrovati nella zona.
Il Museo Archeologico, situato all'interno del Castello Ducale, ospita una mostra permanente sulla presenza bizantina e una sezione dedicata alla cultura contadina. Risalente al XII secolo, il castello, con pianta regolare e squadrata, ha ospitato nel 1943, il Re e la regina d'Italia.
Orsogna, vanta una posizione privilegiata: a due passi dal mare e dalla splendida Maiella, conserva ancora le sue testimonianze di feudo degli Orsini e dei Colonna.
Da visitare la chiesa barocca di San Nicola, dove è conservata una croce attribuibile a Nicola da Guardiagrele, la Torre di Bene, e il Convento, a pochi chilometri dal paese, con il suo incantevole chiostro.
Orsogna è ricca di tradizioni, tra queste la più antica e la più sentita, è la sacra Rappresentazione dei Talami (suggestivi quadri biblici viventi, allestiti dai cittadini, sfilano per il centro storico in onore della Madonna nera o del Rifugio).
Guardiagrele, gode di una splendida posizione ai piedi della Maiella. Paese di origini medioevali, ha sempre avuto una forte vocazione artigianale, ancora oggi fiorente nel campo dell'oreficeria, del rame e del ferro battuto; tra i suoi orafi più illustri ricordiamo Nicola da Guardiagrele.
Il centro è ricco di chiese interessanti, ma il suo gioiello è la Cattedrale di Santa Maria Maggiore, costruita a più riprese tra il XII e il XVIII secolo con la pietra bianca della Maiella.
La caratteristica che la rende originale è la torre quadrata centrale che funge sia da ingresso che da campanile. L'interno si presenta ampio con copertura lignea, numerosi stucchi e pregevoli arredi. Del complesso fanno parte l'ampio porticato, dove si può ammirare un affresco del 1473 di Andrea De Litio, la chiesa di San Rocco e il Museo del Duomo.
Nel cuore del parco Nazionale della Maiella, sorge Fara San Martino, borgo dalle origini longobarde. Monaci benedettini colonizzarono il territorio tra il IX e il X secolo e fondarono nel 1044 l'Abbazia di San Martino in Valle. Inoltrandosi tra le famose "gole", è possibile osservare i resti dell'antico monastero.
In centro, da visitare la Chiesa parrocchiale di san Remigio, dove è custodita una tela seicentesca di Stanzio da Varallo, seguace del Carvaggio. Il paese è famoso in tutto il mondo per la produzione della pasta di eccellente qualità, grazie all'acqua che sgorga dalle sorgenti del fiume Verde. Il territorio, per le sue caratteristiche ambientali, è inserito oltre che nel Parco Nazionale della Maiella anche nella Riserva Naturale Orientata Fara San Martino Palombaro.
Immersa in una seducente cornice naturalistica, Lama dei Peligni, vanta origine preistoriche; infatti nel suo territorio sono stati rinvenuti reperti di un villaggio paleolitico e addirittura resti di un corpo femminile risalente a circa 6000 anni fa.
Interessanti la chiese di San Nicola e San Clemente che custodiscono arredi liturgici di notevole fattura. Da visitare la suggestiva Grotta Del Cavallone e la Grotta Sant'Angelo, eremo rupestre altomedioevale in cui dimorò il Beato Roberto di Salle che fondò il sottostante Monastero di Santa Maria della Misericordia.
A pochi chilometri da Lama dei Peligni, è possibile visitare Palena, paese di origini italiche. Nel castello ducale, costruito a strapiombo sulla roccia intorno all'anno 1000, ha sede il Museo Geo-paleontologico Alto Aventino. In centro si trova la chiesa della Madonna del Rosario, particolare per la pianta a croce greca.