Vacanze in montagna: i monti dell'Abruzzo, divertimento e natura
I mille sentieri dei Monti d'Abruzzo...
La montagna abruzzese è una destinazione affascinante per tutti.
La parte del territorio regionale che, per la sua storia, le sue risorse culturali, artistiche, archeologiche e ambientali caratterizza più di tutte questa regione.
I visitatori di ogni età vi troveranno opportunità per impiegare attivamente il loro tempo libero e recuperare una condizione di tranquillità e benessere psicofisico, utile a fare il "pieno" di energia e buonumore. Una natura superba protetta da una continuità di parchi, riserve naturali, oasi.
La montagna l'ama chi sa viverla con emozione, con rispetto, libertà. Come un luogo d'amore. Lungo un sentiero nel bosco, mai percorso, raggiungere la meta: una sensazione di gioia, appagamento. Nella grande varietà degli ambienti che si incontrano si possono vivere momenti esaltanti.
Solo l'imbarazzo della scelta tra i tanti luoghi possibili.
Monti: La Majella
La Majella, "Montagna Madre" per gli abruzzesi, rappresenta senza dubbio uno dei sistemi naturali più interessanti dell'Appennino. La Majella, in senso stretto, è costituita da un massiccio calcareo molto compatto, sulla cui sommità si trovano le cime principali del gruppo (Monte Amaro, 2793 m; Monte Acquaviva, 2737 m; Monte Focalone, 2676 m; Monte Rotondo, 2656 m; Monte Macellaro, 2646 m; Pesco Falcone, 2546 m; Cima delle Murelle, 2598 m) e vasti altopiani a quote elevate (fino a 2500 m). I suoi fianchi sono solcati da ripidi valloni, scavati da fiumi come l'Orfento, il Foro o altri.
Le foreste rivestono i versanti sino ai 1800 metri; in basso si trovano boschi formati da carpino nero, orniello, acero, roverella. Si trovano anche delle specie importanti come il pino mugo, il pino nero italico e il pino di Fara San Martino. Alle alte quote troviamo il lichene, la stella alpina, il papavero alpino, la viola della Majella, il ranuncolo della Majella, la genziana, la soldanella.
La fauna è costituita da centinaia di generi di uccelli ed oltre 40 specie di mammiferi,: il fringuello alpino, il codirosso spazzacamino, il picchio muratore, l'aquila reale, il picchio, lo sparviero, il falco pellegrino, il lupo, la martora, la lontra, il cinghiale, l'orso, il camoscio, lo scoiattolo. Il massiccio della Majella ricade totalmente nell'ambito del territorio dell'omonimo Parco Nazionale e, pertanto, è sottoposto ad una tutela e gestione attenta nei confronti di tutte le sue componenti naturali.
Monte Greco
È una delle vette più alte della zona, dalla quale si può ammirare un ampio panorama sulla Maiella e su tutto il Parco Nazionale d'Abruzzo. In auto è possibile arrivare fino al rifugio dell'Aremogna, tramite la S.Reg. 437 per l'Aremogna. Si prosegue a piedi per le Toppe del Tesoro fino alla cresta di Sella delle Gravare e si entra nel piano detto di Antone Rotondo. Si attraversa il piano, tutto dossi e valloncelli, quindi per un ripido tracciato si raggiunge la cresta nord del Monte Greco.
Monti della Laga
I Monti della Laga costituiscono un gruppo montuoso unico in Appennino per le sue caratteristiche geologiche formati in gran parte da marne e arenarie. Sono montagne ricche di verde e di acque che scorrono impetuose, raccogliendosi in ruscelli, torrenti e fiumi che precipitando formano cascate suggestive e coperte per la maggior parte da foreste raggiungono con il monte Gorzano (nel comune di Cortino) i 2458 m.
A est della Laga, a metà strada tra Teramo ed Ascoli, si trova il massiccio calcareo della Montagna dei Fiori e della Montagna di Campli, separate dalla gola del Salinello. La flora è ricca di faggi, tassi, agrifogli e sono di casa rapaci come l'aquila reale, il falco pellegrino e il gufo reale.
Monte Arazecca
Grossa Montagna di forma tondeggiante ricoperta di folta boscaglia. Vasto il panorama sul piano dell'Aremogna e sulla Valle del Sangro. Si raggiunge solo a piedi. Da Roccaraso si percorre Val Canara e quindi la Valle Azenaro; raggiunta Sella Campitelli si volge a sinistra e ci si inoltra nel bosco fino a raggiungere la vetta.
Gran Sasso d’Italia
Il massiccio del Gran Sasso si estende per circa 40 km, con andamento O-E tra le province di Teramo, Pescara e L'Aquila: ai fini della descrizione, possiamo individuare tre catene principali: la doppia dorsale che si estende tra il lago di Campotosto e l'Altipiano di Campo Imperatore, il complesso del Corno grande - Corno Piccolo, e la dorsale che orla a nord Campo Imperatore.
Si tratta di un vasto complesso di aspetto dolomitico, che culmina nelle vette del Corno Grande, disposte lungo una cresta a forma di U, la occidentale è la più alta (2912 m), a questa seguono, verso N-E, la centrale (2893 m) e la orientale (2903 m) che scende sulle colline teramane con la più elevata parete rocciosa dell'Appennino: il Paretone. A nord della vetta occidentale, separata dal Sella dei Due Corni, si alza la vetta del corno Piccolo, 2613 m, che scende con ampi pratoni (i Prati di Tivo) verso l'abitato di Pietracamela. In seno alla cresta del Corno Grande è situato il ghiacciaio del Calderone, il più meridionale d'Europa.
Monte Secine
Il monte ha forma tronco-conica ed è parzialmente ricoperto di faggi. Questa meta si raggiunge solo a piedi, con l'auto si arriva fino a Pietransieri e a piedi si raggiunge la Piana Selvareccia e più su Fonte Cernaie. Dopo un bel prato, dalla quale si scorge il Monte Secine, ci si dirige alla sua base attraverso un bosco, poi un campo, per un sentiero ci si porta ad una selletta, dalla quale, per una ripida costa nuda, si giunge alla cima.
La Cicerana
Partenza da Pescasseroli verso il rifugio del Passo del Diavolo a 1400 m s.l.m. Da qui bisogna seguire il sentiero contrassegnato dalla lettera T che si dirama in T1, T4 e T5 e che tutti abbracciano la ampia zona della Cicerana. È molto alta la possibilità di vedere l'Orso Bruno Marsicano soprattutto in primavera quando l'orso esce dal letargo durato quasi tutto l'inverno.
Monte Tranquillo
Partenza da Pescasseroli verso il rifugio della Difesa da dove parte il sentiero scorciatoia per il Monte Tranquillo. Il percorso è contrassegnato dalla sigla C3 della Carta Turistica del PNALM. Il tratto raggiunge i 1841 m di altezza. In alternativa si può percorrere la strada carrabile fino al Santuario di Monte Tranquillo.
Monte Marsicano
Partenza da Pescasseroli, attraverso la Valle di Prato Rosso, Vallone dello Schiappeto (habitat dell'Orso Bruno Marsicano), fino a raggiungere lo spettacolare anfiteatro glaciale della Valle di Corte, si prosegue poi lungo il crinale sino alla vetta del Monte Marsicano a 2245 m s.l.m. La discesa lungo il versante Sud del monte porterà a Pescasseroli.
Monte Tocco
Ricoperto da magnifici boschi ideali per scampagnate, si raggiunge in auto fino a Pietransieri (4 km) e poi a piedi dopo agevoli alture erbose, lungo una carrareccia ci si inoltra nel bosco fino a raggiungere la vetta.