Sport e divertimento in Abruzzo, vacanze in moto.

 

Scopri il fascino medioevale dei luoghi.

Chiesa di San Pietro, RoccascalegnaL'antico abitato piano si svela lungo la stradina in discesa che conduce al castello. Case, alcune ancora dirute con bei portali e finestre riquadrate in pietra, alcune ristrutturate, abitate. Un insieme tenero di colore e nulla che sa di malinconia. Tutto appare bello. Poi, sali al castello tra gradini di roccia e pietre dello stesso colore. Fascino, emozione, desiderio di vedere, di scoprire.

Sempre più su fino a raggiungere la torre in cima.
Dalle finestrelle che s'aprono sulle pareti senti l'aria fresca che viene dai monti e supera la valle e mistura il caldo di un giorno splendido. Respiri e lo sguardo si perde lontano.

Una leggenda racconta che lo "ius primae noctis", il diritto della prima notte, sia nato proprio a Roccascalegna per volere del barone Corvo De Corvis nel 1646; la tradizione narra che il barone sia stato pugnalato proprio da una giovane che non voleva sottostare a questa regola.
Il Castello medievale di Roccascalegna ospita di frequente interessanti mostre ed attività culturali.

Sarai affascinato dal castello, eretto su una roccia protesa come un braccio verso il vuoto.
Una volta a casa penserai: "Che regione fantastica l'Abruzzo".

Per informazioni: Associazione Pro-Loco Roccascalegna. Tel. 0872987505/3387756873
e-mail: prolocoroccascalegna@libero.it

 

L'Abruzzo interno dei piccoli centri sconosciuti

FontecchioQuesto itinerario vuole aiutarvi a scoprire alcune delle meraviglie sconosciute che si trovano in Abruzzo, che attraverso i piccoli centri, mostrano la loro storia, le loro tradizioni, le loro bellezze architettoniche.

Fossa l'Aveia dei Vestini conserva una delle più interessanti necropoli d'Abruzzo comprendente oltre 500 tombe deposte tra l'età del bronzo e l'età del ferro, la duecentesca chiesa di Santa Maria A Criptas che conserva all'interno cicli di affreschi del medioevo abruzzese e il convento di Sant'Angelo d'Ocre. Nelle vicinanze di San Demetrio, gli amanti della speleologia potranno visitare le Grotte Stiffe che sono interamente percorse da un fiume le cui acque provengono da inghiottitoi dell'altopiano carsico di Rocca di Mezzo.

Da San Demetrio percorsi circa 4 km si giunge a Prata D'Ansidonia con la sua zona archeologica di Peltuinum, città dei Vestini e poi dei Romani traversata dalla "Via Claudia Nova" e poi del tratturo Magno. Sulla Statale 17 bis con una lieve deviazione si giunge a Bominaco. Questo piccolo borgo sorprende chi lo visita con due delle più belle chiese medioevali dell'aquilano. La Chiesa di Santa Maria Assunta fu costruita all'inizio del XII secolo.

Ha una semplice facciata su cui si apre un portale romanico. L'interno è a tre navate. Sulla destra un ambone del 1180, il candelabro per il cero pasquale il ciborio sull'altare maggiore. L'Oratorio di San Pellegrino fu costruito nella forma attuale nel 1263 e contiene un ciclo di affreschi del XIII sec. che sono tra i più notevoli d'Abruzzo. Sono stati identificati tre pittori che sono stati chiamati: Maestro della passione, Maestro dell'infanzia e il Miniaturista. Gli affreschi comprendono il calendario Valvense con i mesi e i segni zodiacali. Domina il paese un castello semidistrutto.

Mentre attraversiamo la Piana di Navelli non possiamo non parlare dello zafferano - Crocus Sativus - Questi era diffuso nell'antichità come pianta ornamentale ed è stata poi usata per le sue proprietà aromatiche, cosmetiche, curative e coloranti.

Fontecchio centro medioevale parzialmente avvolto da mura e caratterizzato da viuzze e scalinate. Importante la torre dell'orologio e la bellissima fontana del tardo XIV secolo composta da una vasca poligonale con 14 facce divise da piastrini.

Secinaro è il paese dei mulattieri e dei tagliatori del ghiaccio, la famosa neviera dove un tempo si produceva il ghiaccio da vendere nelle fiere locali. Da Secinaro, attraverso un strada panoramica che passa attraverso la montagna, si giunge all'Altopiano delle Rocche.

Esso si estende a una quota di 1250 a 1350 m tra i massicci del Velino e del Sirente circondati da faggete alte pareti calcaree. Zona sciistica per la presenza delle stazioni di Campo Felice - base per numerose escursioni a piedi - e di Ovindoli, anche questo un centro di villeggiatura invernale ed estiva con ottimi campi da sci sul Monte Magnola. Paesi dell'Altopiano sono Rocca di Cambio, Rocca di Mezzo e Ovindoli.

Da guardare è la chiesa di Santa Lucia pregevole sia per l'architettura sia per il valore degli affreschi che contiene. Da qui si possono effettuare escursioni a piedi alle Gole di Celano (circa 3 ore) al Monte Sirente (circa 4 ore) e al Monte Magnola.

 

Nella Regione degli Altipiani Maggiori d'Abruzzo

La Valle PelignaNella Regione degli Altipiani Maggiori, dal Piano delle Cinquemiglia e per il Quarto del Barone e la Riserva Naturale Orientata del Quarto di Santa Chiara.

Un ambiente di fascino, diverso, una zona costituita da antichi fondali lacustri, circondati da alti rilievi montuosi; un corridoio naturale tra il Parco Nazionale d'Abruzzo e quello della Majella. La montagna abruzzese mostra la sua varietà. Una natura superba, un paesaggio ampio e luminoso contraddistinguono questo tratto d'Abruzzo.

Storicamente famosi il Piano delle Cinquemiglia e i "Quarti" rappresentano uno dei più complessi altipiani carsici dell'Appennino. Il periodo di maggior interesse botanico e faunistico è la primavera per l’infinità di fioriture e per l'avvistamento di avifauna.

In inverno si trasformano in tundre bianche di neve dove gli animali selvatici lasciano spesso le loro orme. Corrono ad una quota media di 1.300 m congiungendo la Valle Peligna alla Valle dell'Avento e alla Valle Sangro.