Sulmona, Teramo e Vasto: meravigliose città d'arte e culturali
Sulmona
Una città ricca di storia. I resti delle antiche mura, le porte e i borghi, le chiese e i palazzi, le piazze ampie e luminose, i vicoli e le strade ancora la raccontano. Città signorile, forte e orgogliosa, ha vissuto periodi di splendore e attraversato momenti di grandi difficoltà riuscendo però sempre a rinascere.
Centro d’arte e di cultura, svolge un ruolo importante nella regione. Al centro della conca peligna, attraversata nei secoli da pastori transumanti e popoli guerrieri, da frati eremiti e mercanti, è nota anche per aver dato i natali nel 43 a.C. a Publio Ovidio Nasone, cantore dell'amore e delle Metamorfosi.
La vera origine di Sulmona è da ricercare sulle alture del Colle Mitra dove sono state ritrovate testimonianze archeologiche (cinta di mura poligonali) dell'oppidum, uno degli insediamenti fortificati più grandi dell'Italia Centrale. Dell’antica Sulmo che fu “municipium” romano, sono riemerse le tracce dagli scavi nel Tempio di Ercole Curino, alle falde del monte Morrone.
Le ricerche hanno portato alla luce una copia in bronzo rappresentante l' "Ercole in riposo", oggi custodito nel Museo Archeologico di Chieti, un bronzetto databile intorno al III secolo a.C. Sulmona, rinomata anche per la lavorazione dei metalli, nel Medioevo fu sede di una importante scuola di oreficeria.
Al tempo degli Svevi ottenne il primato regionale con l'istituzione di una cattedra di Diritto Canonico e di una delle sette Fiere annuali del Regno. Maestoso simbolo di quel periodo è l'acquedotto del 1256, che delimita l’antica Piazza Maggiore, luogo storico dove oggi si svolge la rievocazione della Giostra Cavalleresca.
I pregevoli monumenti distribuiti all’interno del centro storico ne fanno una importante tappa di turismo culturale in Abruzzo. Al 1474 risale la costruzione della Fontana del Vecchio, tra i primi monumenti rinascimentali sulmonesi.
Numerose le chiese, tra cui: Santa Maria della Tomba del XII sec., San Francesco della Scarpa edificata nel 1290, il complesso monumentale della SS. Annunziata, la Cattedrale di San Panfilo, sorta nell’Alto Medioevo. Ma anche i palazzi signorili fanno bella la città, e le antiche porte, le fontane.
Un viaggio attraverso la storia e l’arte che affascina. Sulmona gode di fama internazionale per la preziosa produzione confettiera, che risale alla fine del XV secolo. La città custodisce gelosamente la propria identità e le proprie tradizioni, attraverso l’opera lodevole e l’impegno anche di istituzioni locali.
Teramo
Situata a 20 Km dall'Adriatico e prossima alle rocce del Gran Sasso d'Italia (2912 m), Teramo, tra i fiumi Vezzosa e Tordino, è il capoluogo della provincia che occupa il territorio più a nord della regione Abruzzo. Il ritrovamento di suppellettili funerarie simili a quelle delle tombe protostoriche picene attestano che la città fosse indubbiamente un insediamento preromano.
Abitata fin dai tempi preistorici, fece parte del Praetutium, denominazione del territorio teramano quando, perduta la libertà italica, era diventata dominio romano e aveva latinizzato il proprio toponimo in Interamnia (Inter-amnes-urbs, città tra i fiumi). Con i Romani visse il periodo di maggiore prosperità.
La costruzione di templi e terme, del teatro e dell´anfiteatro avvenne in quel periodo storico di splendore. Nel Medioevo la città fu sottomessa dai Longobardi e fece parte del Ducato di Spoleto. Nel 1234 Federico II di Svevia ripartì il Regno di Sicilia in Giustizierati e Teramo fu annessa a quello di Sulmona.
Alla fine del XIV secolo passò sotto la Signoria degli Acquaviva. Fu poi governata da Francesco Sforza, quindi da Alfonso d´Aragona. Divenne dominio austriaco e nel 1798, passò ai Francesi per tornare al Regno di Napoli nel 1815. Nel centro della città insistono le testimonianze di Interamnia Pretuzia, città romana: il teatro e l’anfiteatro e vicino alcune domus e i ruderi delle terme.
Dell’anfiteatro rimangono solo tratti di mura esterne, mentre del teatro sono visibili alcune strutture interne e arcate del perimetro esterno. L'unico resto altomedievale di Teramo invece, è la chiesa di San Getulio, sorta in età bizantina su di un tempio romano. La cattedrale di San Berardo sorta nei pressi del teatro romano, fu eretta nel 1158 per volontà di Guido II.
Modificata nel Trecento e nel Quattrocento, successivamente venne interessata da altri lavori fino a raggiungere l’attuale aspetto. La facciata è caratterizzata da un portale trecentesco di Diodato Romano e da un grande rosone; nella parte posteriore spicca il campanile di forma quadrata.
All’interno, di fronte all’altare maggiore vi è il dossale d’argento, magnifica opera di Nicola da Guardiagrele, e il polittico di Sant'Agostino (XV sec.) del veneziano Jacobello del Fiore. Ma la visita alla città non può trascurare: la Pinacoteca Civica, nella ombrosa Villa Comunale, i portali del vecchio Palazzo Delfico e il Museo Archeologico, le strutture trecentesche del Palazzo Vescovile e della Loggia del Municipio.
La Biblioteca Provinciale "Melchiorre Delfico", la Chiesa di San Domenico, l'antica Cattedrale S. Maria Aprutiensis, eretta nel periodo Bizantino, poi San Getulio e oggi Sant'Anna; nei pressi alcuni bei palazzi liberty, e poi la Chiesa di San'Antonio (già San Francesco) e la casa di Melatini, con le caratteristiche bifore quadrangolari: e, fuori porta, la Chiesa di Maria SS. Delle Grazie, con fra l'altro la bellissima statua lignea della Vergine (sec.XV), opera attribuita a Silvestro dell'Aquila. Teramo è un centro culturale e di studi oltre che sede di una importante Università.
Vasto
Una storia vivace, complessa in cui splendore e decadenza si alternano. Questa città ha origini che risalgono a circa tremila anni fa. La città vecchia raccolta sulla collina che scende verso l'Adriatico è preziosa per il suo patrimonio d'arte e il suo impianto urbanistico. A Vasto si raccolgono le vestigia di migliaia di anni di civiltà, ricordate da antiche torri e fortificazioni, chiese, palazzi e stemmi.
Sono ancora visibili tracce dell'anfiteatro romano, i resti delle cisterne di santa Chiara, le antiche Terme che risalgano al II-III secolo d.C., dove sono stati rinvenuti preziosi pavimenti in mosaico. Tra le strutture più importanti del periodo medievale figura il Castello Caldoresco, arricchito nel corso degli anni da due torri cilindriche e tre baluardi angolari.
Non distante sorge la torre di Bassano. D'interesse è il Palazzo d'Avalos, vecchia residenza della famiglia d'Avalos. Al lato gli stupendi giardini visitabili e all'interno il ricchissimo Museo Civico. Il palazzo è uno dei più rilevanti esempi di architettura rinascimentale abruzzese, di origine trecentesca e ospita il Museo Archeologico, la Pinacoteca con importanti tele e il Museo del Costume Antico.
Interessanti anche la Loggia Amblingh e l'Arco di Porta Santa Maria, il Teatro Rossetti, uno dei primi in Abruzzo. Tra le costruzioni religiose spicca la Cattedrale di San Giuseppe, che conserva l'originale facciata trecentesca con portale e rosone; la Chiesa di San Pietro di cui resta soltanto la facciata prospiciente la piazza omonima; la Chiesa di Santa Maria Maggiore e la Chiesa di San Michele Arcangelo, patrono della città.
Vasto città si erge a 144 m s.l.m. su di una collina a ridosso di un ampio golfo "lunato", lungo il quale si estende Vasto Marina, adeguatamente attrezzata per una piacevole vacanza. La sua spiaggia è immensa, l'ampio arenile è soffice e dorato, i fondali sono bassi.
Verso Nord la costa è frastagliata da suggestive scogliere con incantevoli baie e calette di ciottoli bianchi e sabbia rese ancora più affascinanti dai trabocchi che si protendono nel mare e si specchiano nella limpida acqua dalle mille sfumature. La riserva naturale di Punta d'Erce con l'omonimo promontorio roccioso, cui si affianca una serie di belle spiagge di ciottoli, è l'angolo più spettacolare di tutto il litorale abruzzese. Qui la natura è selvaggia ed incontaminata.
I piatti della cucina vastese sono gustosi e genuini, tra tutti spicca il prelibato “brodetto di pesce”. Durante tutto l’anno, numerose e notevoli sono le manifestazioni d'arte, mondane, folcloristiche e sportive.