Lanciano e Penne: le tue ferie culturali in Abruzzo
Lanciano
Fotografia Olivier Jules GNU FDL
Lanciano è, dopo il capoluogo, uno dei comuni più importanti della provincia di Chieti. La cittadina è soprattutto una culla dell'arte per la presenza di numerosi monumenti a cominciare dal santuario del Miracolo Eucaristico.
Nell' VIII secolo un'ostia consacrata si trasformò in sangue coagulato che ora è conservato in un ostensorio che viene venerato da migliaia di fedeli. Lanciano vanta una storia millenaria come testimoniano gli scavi effettuati negli anni scorsi. È la vecchia Anxanum, capitale del popolo dei Frentani, che in seguito diventò zona importante per i Romani.
I risultati delle indagini archeologiche testimoniano la presenza di un abitato neolitico e i più recenti scavi nel centro antico hanno messo in luce i resti della città di Anxanum: una grande struttura abitativa databile al XII sec. a.C.; un insediamento, quindi, tra i più antichi d'Abruzzo.
Tra il XIII e il XV secolo Lanciano raggiunge il suo massimo splendore sia per la produzione architettonica che per l'economia derivante dallo sviluppo delle Fiere.
La struttura della vecchia città è ancora chiaramente leggibile. Lanciano, città d'arte, è ricca di capolavori di architettura romanica e gotica tra i quali S. Maria Maggiore e S. Agostino con i meravigliosi portali; il complesso delle Mura civiche delle Torri Montanare dell'XI e XV secolo; il Torrione Aragonese detto di S. Chiara (XV secolo), le Chiese di S. Biagio (XII sec.), di S. Giovina (XVI sec.) S. Lucia (XIII sec.), S. Nicola (XV sec.) e poi Porta S. Biagio (Xl sec.), le Fontane del Borgo (XVI sec.) e di Civitanova (ricostruita nel 1825).
E ancora edifici privati, strade, piazze e vicoli medievali ma anche pregevoli Palazzi Liberty e Dèco nel Quartiere Fiera e in Viale Cappuccini. Un centro storico intatto nella morfologia e nella tipologia, con le case a schiera e i palazzi neoclassici e il Ponte di Diocleziano che rappresenta un unicum di strutture architettoniche, civili e religiose, un organismo davvero complesso e irripetibile. Lanciano rappresenta una delle principali mete del turismo culturale e religioso in Abruzzo.
Penne
Antica città vestina, uno dei più importanti centri della provincia, Penne (m. 438) si estende su quattro colli tra le valli dei fiumi Tavo e Fino, circondata da rigogliosa vegetazione, ricca di oliveti e di acque. All'ingresso della città significativo Monumento a S. Francesco, nell'area dove sorse la prima chiesa francescana d'Abruzzo.
L'artistica statua bronzea e tutto il complesso in pietra e bassorilievi sono opera dello scultore Enrico Manfrini, realizzata nel 1985. Percorrendo il caratteristico viale si ha di fronte la monumentale Porta S. Francesco del 1780: grande arco centrale a lieve bugnato, nella nicchia busto di S. Massimo, patrono di Penne, coronamento a frontone curvilineo.
Una lapide ricorda la venuta di S. Francesco il 16 settembre 1216. Adiacente la Chiesa di S. Nicola a pianta circolare, semplice portale, interno dal carattere neoclassico, altari perimetrali, tele di pregio. Di fronte il Palazzo Castiglione, settecentesco: avancorpo a logge sovrapposte; all'interno: sale, saloni, pitture e mobili di pregio.
Per la caratteristica salita si giunge alla Chiesa di S. Agostino, di origine romanica, completamente trasformata; forte campanile sul modello dei tanti esistenti in Abruzzo, facciata ricostruita di recente, semplice portale. Interno ad unica navata, completamente barocco: negli altari laterali, negli ornamenti a stucco.
Dietro l'altare maggiore antico affresco del XV sec. Proseguendo verso l'alto si passa lungo la via degli antichi palazzi, all'inizio il Palazzo del Bono- Pilotta: vasta facciata in laterizio, portale barocco con sovrastante balcone a linea sinuosa; nella sale e nei saloni superiori pitture parietali del XVIII sec. dell'artista pennese Ronzi.
Più avanti il Palazzo Castiglione-De Leone, del XVII sec.: balconi ad inferriate rigonfie, grande portale, ingresso e scalone di accesso ai vari ambienti decorati con stucchi e pitture. Nella parte più alta il Duomo, (Cattedrale di S. Maria degli Angeli e S. Massimo), costruito nel luogo dove sorgeva il tempio di Vesta Nell'XI sec. trasformato in vari periodi; in parte distrutto da eventi bellici, nel 1944, ricostruito e ristrutturato nel 1955 secondo l'originaria architettura romanica.
Poderosa torre campanaria, due ingressi: sulla facciata ad arco ogivale e colonnine, rosoncino, lateralmente con apparato in pietra dal carattere rinascimentale, del 1574.
Interessanti le pietre con sculture bizantineggianti dell'ingresso alla torre. Interno a tre navate: poderosi pilastri, archi ogivali, pila santa d'acqua in pietra con figura cariatide e putti; originale Crocifisso in legno, il busto in argento di S. Massimo, del 1762 è stato sottratto furtivamente. Antico altare con ornamenti scultorei del VI-VII sec. fu ricomposto nel 1171.