Dolci abruzzesi: sapori tipici regionali. Ferie gastronomiche

Le ferratelleI dolci tipici abruzzesi, spesso legati alle feste e alle tradizioni locali, hanno ingredienti semplici e genuini. Tra le numerose e gustose specialità ricordiamo:

Il Bocconotto, tipico dell'area frentana e vastese, ha una forma di piccolo cestello con ripieno a base di mandorle, cioccolato e uova.
La Cicerchiata, dolce di carnevale, è formata da tante palline, di pasta fritta, unite dal miele caramellato. Si presenta a forma di ciambella o in porzioni monodose arricchite con confettini colorati e mandorle tostate.

Le Ferratelle, diffuse in tutta la regione anche se il nome varia da zona a zona. L'impasto è a base di uova, zucchero, farina, olio. Si posa con un cucchiaio su un caratteristico ferro arroventato sul fuoco; il dolce è pronto nel giro di qualche minuto, non appena la pasta assume un colore dorato. Tipica è la farcitura con marmellata.

Il Fiadone, torta a base di formaggio pecorino e/o ricotta. Oltre alla versione dolce, ne esiste anche una salata o rustica. Può essere fatto anche in formato piccolo, come un muffin, molto buono se un pò riscaldato e consumato insieme alla "ventricina" o ad altri salumi della regione. Il nome deriva dal fatto che nel forno l'impasto di formaggio e uova cresce, si gonfia e quindi tende a "sfiatare".

Pan dell'Orso, dolce tipico di Scanno, a base di farina, uova, zucchero, mandorle, ermelline, fecola di patate, burro, miele, con glassa al cioccolato fondente. Altro dolce simbolo di Scanno è senza dubbio il Mostacciolo. Il suo ingrediente fondamentale è il mosto cotto legato a zucchero, farina e mandorle. Lo si può gustare in quattro varianti: glassato bianco o al cioccolato con o senza ripieno.

Parrozzo, dolce a forma di cupola, a base di mandorle tritate, uova, farina, zucchero, burro e copertura di cioccolato fondente. Fu ideato agli inizi del Novecento e fu Gabriele D'Annunzio ad attribuirgli il nome.

Sise delle Monache, è il dolce tipico di Guardiagrele. Viene chiamato anche Tre Monti, perché è formato da tre ciuffetti di pan di spagna farciti con crema pasticcera.

Il Torrone è prodotto secondo una antica e segreta ricetta. L'impasto, morbido e spugnoso, è prodotto con miele, albume, zucchero, nocciole o mandorle tostate.

La Sfogliatella di Lama dei Peligni, che ha forma ovale e si squama in innumerevoli sfoglie che avvolgono la squisita farcitura, fatta con marmellata d'uva di amarena, mosto cotto e noci.

I Pasticci di Rapino, di forma simile a una tartelletta e ripieni di un composto cremoso a base di latte, cioccolato fondente, limone e mandorle tostate e cannella in polvere.

E poi le ghiotte Pizzelle di Pescocostanzo, le Neole di Ortona, i Pepatelli teramani, i Mostaccioli e i Taralli, diffusi in tutta la regione, con varianti locali, e i Calgioni e le Scrippelle del periodo natalizio.